Pubblicato Giovedì, 14 Luglio
2011 01:23
Roma, 14 luglio ‘11 (Fuoritutto) “L’Italia che frana”, il
libro scritto da Bartolomeo Sciannimanica e pubblicato da Graus Editore, nella
collana Coralli, è una lucida metafora di una pericolosa condizione di
instabilità che interessa il nostro Paese, così come il resto del mondo
occidentale. Sono sotto gli occhi di tutti
le tragiche immagini dei territori completamente spazzati via da alluvioni,
frane, disastri ambientali che non sono altro che la logica conseguenza delle
violenze operate dall’uomo sulla natura. Sciannimanica, nato ad Acquaviva delle
Fonti (BA) nel 1949 e calabrese di adozione, vive e lavora a Napoli, dove ha
diretto il Servizio ambiente del Comune di Napoli e, successivamente, il
Settore urbanistica della Regione Campania; libero professionista, è titolare
dell’insegnamento di Ecologia presso il Laboratorio di Sintesi del corso di studi
in Scienze dell’Architettura presso l’Università degli Studi di Napoli
“Federico II”.
Il suo libro “L’Italia che frana”, in modo efficace e sintetico, contiene gli
elementi di valutazione dei processi territoriali. “Ogni possibilità di
intervento da parte dei cittadini, nella formazione dei processi di governo del
territorio, diventa vana, se gli stessi interessati non sono in grado di
valutarne gli effetti – spiega l’autore -. Così come abbiamo imparato a
scegliere prodotti ad alta tecnologia, come automobili, televisori, fotocamere,
ecc., senza per questo essere esperti di termodinamica, di elettronica o di
ottica, imparando a riconoscere le caratteristiche essenziali e tra esse
discernere, è necessario che avvenga un identico processo di crescita diffusa
della conoscenza in materia di pianificazione urbanistica e territoriale, di
potenzialità economiche dei territori, di abusivismo edilizio, di sicurezza”.
(Alessandro Grimaldi)
(Alessandro Grimaldi)